Il costoso spostamento di una villa storica
Villa Carmine si trova ora in un altro punto del centro cittadino di Bellinzona, che è stato per due anni teatro di un progetto impressionante. L’imponente casa del secolo scorso è stata spostata di 8 metri e 80 centimetri sul terreno.
Villa Carmine a Bellinzona
Oggetto:
- Villa dell’anno 1901 nel centro cittadino di Bellinzona
- Spostamento di 8,8 metri della villa nell’anno 2016
- Nuova costruzione della casa plurifamiliare e del palazzo per uffici nell’anno 2017
Località:
- CH-6500 Bellinzona
Apparecchi installati:
- Pompe di calore per acqua freatica WPF 20 e WPF 27
- Possibilità di free cooling
- SBS 1501 e 2 x SBS 1501 SOL per la produzione di acqua sanitaria
- Opzione per potenziamento con un impianto solare
Realizzazione:
Un progetto di costruzione non comune
La villa storica risalente al 1901 era disabitata da quasi dieci anni. Per evitare la demolizione, siccome la villa doveva far posto a due case plurifamiliari, la famiglia dei proprietari ha deciso di realizzare questo progetto del costo di 700.000 franchi. Dopo più di tre mesi di preparativi, un’azienda specializzata in tecnica dei sollevamenti ha spostato l’edificio pesante 1500 tonnellate. Anzitutto sono stati segati i muri maestri della villa nella parte inferiore e introdotte nelle fenditure stanghe di ferro. Sotto i muri portanti i periti edili hanno realizzato una fondazione in calcestruzzo con supporti da utilizzare come guide superiori per il trasferimento della villa. Le stanghe, spesse 80-90 centimetri, hanno svolto la funzione di guide inferiori e su di esse è stato fatto infine scivolare lentamente l’edificio su una fondazione in calcestruzzo realizzata in precedenza. Una sfida ulteriore è stata quella della successiva rotazione di cinque gradi dell’edificio.
La spettacolare operazione è durata più di un’ora e ha attratto un centinaio di curiosi. Frattanto è stata realizzata la casa plurifamiliare e quasi tutti gli appartamenti sono stati occupati. Questo rimane per l’architetto Giulio Cereghetti uno dei suoi più interessanti progetti. «Non avevo mai seguito prima lo spostamento di un edificio», ci riferisce. «Di conseguenza eravamo agitati durante i lavori di preparazione.» Non lo erano, però, gli specialisti in spostamenti di edifici della ditta Iten AG. «Questo è il loro lavoro quotidiano ed erano tutti molto calmi», aggiunge sorridendo.
Prezioso calore ricavato dall'acqua freatica
La tecnologia installata è tanto moderna quanto antica è la villa di via Campo Marzio. La serie di pompe di calore WPF è stata specificamente sviluppata per fornire calore a grandi complessi residenziali ed edifici commerciali e industriali. Grazie al collegamento in cascata, uno o più apparecchi forniscono calore per le esigenze di base; in caso di picchi di consumo vengono inseriti ulteriori apparecchi. Questo diminuisce in modo provato i costi di esercizio. Le pompe di calore compatte collegate in cascata raggiungono una potenza fino a 400 kW. Per risparmiare spazio gli apparecchi possono essere sovrapposti a due a due. L’impianto con pompe di calore riduce così non solo il consumo di energia, ma anche l’ingombro.
Nelle pompe di calore acqua-acqua l’acqua freatica viene pompata verso l’alto attraverso un pozzo di estrazione, il calore sottratto viene utilizzato per l’esercizio delle pompe. Poi l’acqua leggermente raffreddata viene ricondotta all’origine attraverso un pozzo di iniezione. Siccome l’acqua freatica presenta una temperatura costante per tutto l’anno, essa è perfettamente adatta come fonte di calore. Inoltre questa forma di trasferimento di energia non assicura solo piacevole calore d’inverno. D’estate gli edifici possono anche essere raffreddati passivamente mediante il riscaldamento a pavimento.
Acqua igienica grazie a serbatoi continui
Anche i serbatoi dell’acqua calda installati sono conformi a principi moderni. I serbatoi SBS dimostrano pienamente i loro punti di forza ovunque le condizioni di spazio siano limitate. Infatti sono sia serbatoi di accumulo che serbatoi continui. Gli efficacissimi scambiatori di calore migliorano l’igiene nel serbatoio, perché sono necessarie solo piccole quantità di acqua potabile per fornire acqua calda a tutta la casa. Questi serbatoi sono anche combinabili con l’ecologica energia solare: mediante lo scambiatore di calore solare è possibile integrare senza problemi un’ulteriore fonte di energia rinnovabile. In questo modo i serbatoi combinati diventano veri e propri pacchetti energetici nel locale caldaia.